sabato 27 dicembre 2008

Il mio 2008


A simbolo della fatica, del sudore e dei sacrifici fatti nel 2008 metto la foto qui a fianco...; per quanto riguarda la musica invece, qui di seguito ci sono alcuni album usciti nel 2008 che ho ascoltato.

Non tutti li ho apprezzati, non tutti li ho ascoltati bene bene ma, facendo un sunto, questi sono gli artisti che hanno composto il mio 2008, in neretto i miei preferiti:



Bullet for my valentine "Scream, aim and fire".
Meshuggah "Obzen".
Pennywise "Reason to believe".
This is hell "Misfortunes".
Elio e le storie tese "Studentessi".
Good riddance "Remain in memory".
In Flames "A sense of purpose".
Testament "Formation of damnation".
Walls of jericho "The american dream".
Bury your dead "Bury your dead".
Protest the hero "Fortress".
H2O "Nothing to prove".
Norma jean "The antimother".
Slipknot "All hope is gone".
Metallica " Death magnetic".
Kataclysm "Prevail".
Dragonforce "Ultra beat-down".
The haunted "Versus".
Volbeat "Guitar gangsters and cadillac blood".
All that remain "Overcome".
Rumatera "Rumatera".
Trivium "Shogun".
To kill "When blood turns into stone".
Dagoba "Face the colossus".
Unearth "The march".
Bring me the horizon "Suicide season".
Lagwagon "I think my older brother used to listen to Lagwagon".
Joey Cape "Bridge".
Me first and the gimme gimmes " Have another ball".
Useless ID "The lost broken bones".
Darkane "Demonic art".

Altri album degli anni precedenti che ho consumato anche nel 2008:
The bled "Silent treatment", la discografia dei Bad Astronaut, la discografia dei Pink Floyd, The Chariot "Fiancee", Undeclinable "Sound city burning", As I lay dying "An ocean between us", Everytime I die "The big dirty", Darkest Hour "Deliver us", Comeback kid "Broadcasting", Beastie Boys "Ill comunication", A wilhelm scream "Career suicide", un pò di roba vecchia dei Metallica, un pò di roba dei Raised fist e Cindy Lauper "Greatest hits".

Direi che il quadro è abbastanza completo, auguro a tutti un buon 2009!!!

venerdì 5 dicembre 2008

walking on a wire.

come anticipato dal compagno nicola, i The Get Up Kids hanno allietato 200 fortunati con la prima (di una lunga serie si spera) data-reunion-secret show-evento. sul loro myspace si possono vedere dei video strappa lacrime della loro esibizione. intanto a breve sarà disponibile una versione deluxe del MITICO "Something To Write Home About" per festeggiare il 10° anno dall'uscita.
non è specificato se l'ipotetico tour toccherà le sponde europee, ma come i Rage Against The Machine hanno insegnato MAI DIRE MAI!

preparate i fazzoletti.
http://www.myspace.com/thegetupkids

mercoledì 3 dicembre 2008

INFERNO is COMING


Ebbene si. La fantasmagorica band romana chiamata Inferno ritorna a smembrarci le cellule nervose con un nuovo lavoro, Pompa Magna, che sta per uscire per SubSound Records. Sul loro maispeiss (esiste ancora nonostante l'avvento e il successo globale ed 'obbligato' di feisbuc) è possibile ascoltare 3 canzoni del loro nuovo (mi sbilancio) capolavoro. Ormai è passato un pò di tempo dal loro primo album (sci-fi grind'n'roll), uscito per l'etichetta indipendente tanto amata dai DIY's kids Donna Bavosa, e la genialità della band sembra proprio non essere sparita!
Il cd si può pre-ordinare sul sito della SubSound,
ABBILO!

http://www.myspace.com/infernogrindnroll
http://www.infernogrindnroll.com/
http://www.youtube.com/watch?v=_e-p2h26l8U

sabato 29 novembre 2008

Lagwagon - I think my older brother used to listen to Lagwagon


Ebbene si, ascolto ancora i Lagwagon nonostante sia figlio unico!
Saltando tutte le solite quattro chiacchere che si dicono quando si parla oggigiorno dei Lagwagon, che si possono riassumere in:

1-sono lontani i tempi di Duh e Trashed.
2-l'hc melodico è morto.
3-la voce di Joey non più quella di una volta.
4-si stava meglio quando si stava peggio.

...posso quindi dire che ho apprezzato questo mini cd (7 pezzi), a partire dall'autoironia della band per la scelta del titolo fino alla composizione delle canzoni.
Le sonorità sono molto vicine in varie occasioni a quelle dei Bad Astronaut, ad esempio in qualche passaggio della finale Mission Unaccomplished (assieme a B-side la mia preferita) e come nella malinconica mid-tempo Live it down e nel brevissimo intro di Little pill, in altre occasioni invece è puro hc melodico (ad esempio Errands, si veda l'assolo in vecchio stile), in altre tracce ancora ricorrono brevi stacchetti molto soft e catchy tipo il riffing iniziale di Memoirs and Landmines, qualcosa di vagamente retrò si assaggia nell'intro di Fallen, tutto all'insegna della melodia e della semplicità quasi imbarazzante in certi tratti... ma che volete, a me i Lagwagon piacciono per questo.
Il sound è piuttosto minimale: batteria che fa il suo sporco lavoro, due chitarre nemmeno tanto distorte, un basso corposo che smanetta sotto, una voce che ha gridato tanto e ora ha voglia di stare un pò più tranquilla ma che sa ancora comunicare; se uno non riesce a fare a meno di tecnicismi, doppio pedale e growl si può ascoltare altra roba (e c'è ne in abbondanza adesso come adesso) e le chiacchere stanno a zero: i Lagwagon rappresentano la mia adolescenza, tanti bei ricordi, tanti bei concerti e sono un grande gruppo, io me li sparo volentieri.

mercoledì 12 novembre 2008

filmetti panc

Grazie a punknews.org (non saprei veramente come vivere senza..) ho trovato sto sito che ha realizzato una slide di 20 Punkest Films.. alcuni sono noti, altri non ho capito che cazzo centrano ed altri sono veri e propri pacchi.
Vale comunque la pena di dare un' occhiata. La slide, con tanto di copertina e breve descrizione, la trovate qui.


fonte:punknews.org

martedì 4 novembre 2008

Ascolti consigliati

Bene, bene.
Allora anch'io metto qualche album che consiglio, mi baso sugli ultimi ascolti che ho fatto e sulla roba che al momento ho sull' iPod:


Unearth "The march"


To Kill "When blood turns into stone"




Trivium "Shogun"


Kataklysm "Prevail"




A wilhelm scream "Career Suicide"


Bedlight for blue eyes "The dawn"

lunedì 3 novembre 2008

consigliamelo

Sabato al concerto dei modemplua, c'è stato modo di rivedere le brutte facce che hanno messo in piedi questo blog. Beh.. del blog non si è minimamente parlato. Si è parlato invece di dischi, e sono saltati fuori i soliti consigli che riporto di seguito:
underoath - lost in the sound of separation
the mars volta - the bedlam in goliath
bring me the horizon - suicide season
russian circles - station

e poi siamo finiti sul discorso down/phil anselmo, io non avevo mai approfondito tutti i bei discorsi post pantera, ma visto che ho dato una possibilità agli hellyeah ed i superjoint rituals, mi sono informato e il buon brit, da fan del suddetto gruppo, mi ha consigliato il primo disco:
down - nola

ecco.. vedi cosa ti perdi a non venire a vedere i modemplua!?!

lunedì 27 ottobre 2008

martedì 21 ottobre 2008

la morte di anna karina

quello che ho visto e sentiro sabato scorso all'ekidina(si.. nonostante tutto ci sono tornato) mi ha tolto ogni dubbio. gli anna karina spaccano il culo a tutti.

http://www.myspace.com/thedeathofannakarina


mercoledì 8 ottobre 2008

uhuhh

martedì 7 ottobre 2008

mi vergogno di abitare in questo paese di merda

http://www.hydrahead.com/pelican/
ecco qua.. sono belle cose eh?

e non mi perdo a raccontare cosa è successo a me e alla mia band,lo scorso sabato, in un noto centro sociale vicino modena...

mercoledì 1 ottobre 2008

grasse risate

oggi pare esca un album di uno dei tanti gruppi chuggachugga metalcore tutto uguale, i BLEEDING THROUGH; l'album si chiama "DECLARATION", su nuclear blast per l'europa, su trustikill per l'america...
la trustikill lo annuncia così:
BLEEDING THROUGH's "Declaration" is finally here! Available TODAY in stores and online, this might just be the best metal album of the year. Or at least that's what everyone is saying anyway.

la audioglobe(che distribuisce la nuclear blast in italia) lo annuncia così: POTENTISSMO NUOVO ALBUM DELLE STAR DEL MODERN EXTREME METAL !!!!

uahuhauha modern extreme metal.. no i sa più sa inventarse, noi italiani siamo proprio forti..
huauahu

venerdì 26 settembre 2008

Backyard Babies

staseraaaaaaaaaaaaa!

sabato 20 settembre 2008

The haunted - Versus

Si potrebbe dire che quest'ultimo lavoro dei The Haunted, Versus, possa essere una sintesi tra il disco di ritorno di Peter Dolving, rEVOLVEr, e The Dead Eye, ma non sono ancora sicuro che come definizione sia giusta.
Sono di parte si sa, ma questo disco contiene canzoni che non sfigurerebbero affatto in qualche vecchio lavoro più "tirato" come per esempio little cage, il singolo che apre il cd moronic colossus, soprattutto l'incazzatissima crusher (...two, three, four e via al pogo!) e la penultima traccia faultline che dopo l'1:55 ci delizia con uno stacco di stampo vagamente Slayerano (si può dire?) per poi riprendere l'intro cadenzato e chiudere con la strofa, insomma...la fantasia nello strutturare le canzoni non manca, come risaputo.
Altre canzoni invece hanno tempi più dilatati vedi ceremony ma soprattutto rivers run e la successiva iron mask, nelle quali non prevale l'aggressività ma è ben apprezzabile un lavoro molto curato sulle linee melodiche e le armonizzazioni delle chitarre e forse è per questo che ricordano qualche sonorità di the dead eye.
Fra i pezzi che personalmente preferisco consiglio trenches che è la traccia numero 4 : un misto di malinconia e rabbia espressa attraverso un riff di chitarre abbastanza semplice e orecchiabile, una strofa potente e una conclusione "corale" come una sorta di sfogo a chiudere la canzone, molto sentita.
Per quanto riguarda Dolving ho capito che con la voce può fare quel cavolo che gli pare: in questo cd passa dal growl, allo scream, al pulito fino alle parti sussurrate/parlate (che abbondano a dir la verità) il tutto a prova di una flessibilità vocale da paura della quale ci aveva già fatto capire qualcosa con il precedente album; in bilico fra l'incazzoso e lo schizzato, la voce di Peter non poteva essere migliore.
Che la band ormai abbia preso una via in direzione della melodia lo si era già capito probabilmente da prima di revolver, per questo a qualche amante delle sonorità di un tempo più dirette e più "grezze" questo album non piacerà, ma il riffing fatto dai Bjorler brothers & Co. , pur essendo rimasto nelle orecchie dei fan degli At the gates, rimane sempre riconoscibile e ancor più personalizzato.
Un album che va ascoltato varie volte per apprezzarlo bene.

...ahn, mi ero dimenticato di dire che la maggior parte di Versus è stato registrato in presa diretta... fate voi!

venerdì 19 settembre 2008

un paio di buone notizie

fanno sempre bene
pare che i get up kids torneranno a suonare.. non si sa dove e quando.. ma almeno ci si può sperare:
http://www.absolutepunk.net/showthread.php?t=531771

e poi uscirà un live die Between the Buried and Me:
http://absolutepunk.net/gallery/showimage.php?i=126891&c=7

non male dai..

mercoledì 17 settembre 2008

quest' anno a novembre fa caldo.

The Bronx
The Bronx III
November 11, 2008
White Drugs

The (International) Noise Conspiracy
Cross of My Calling
November 25, 2008
American/Vagrant


segnare sul calendario.

martedì 16 settembre 2008

Norma Jean - The Anti-Mother

Ok, l'ho ascoltato per bene e devo ammettere che, se in un primo momento ero rimasto un po' deluso, col passare degli ascolti mi sono ricreduto; alla fine sto dischetto non è niente male. Però.. però ci si aspettava di più, o almeno, pensavo che con tutti ste collaborazioni(PageHamilton degli Helmet e Chino Moreno dei Deftones) sotto ci fosse qualcosa di grosso. E invece è uscita una cosa molto/troppo simile a "Redeemer". Quindi niente di nuovo, tempi spesso dilatati che si aggrovigliano verso uno pseudo-math, ma senza mai esagerare. C'è tanta melodia in più, sia nella voce, sia nelle chitarre, che spesso mettono gi ù riff di impatto "facili da ascoltare". Non si prendono rischi, se non per aggiungere appunto qualche noto personaggio alla voce o poco più. C'è da dire che qui i talenti in prestito si sentono, le canzoni suonano più curate e in qualche caso si perde addirittura il suono che caratterizza i normajean. Tolto quel pugno di song però rimane poco di originale, e mi suonano troppo leggerini. Potevano (anzi dovevano) fare di più, perché anche se gli anni passano(e le formazioni cambiano), "Bless the Martyr and Kiss the Child" è ancora lì, a testimonianza delle capacita che avevano/dovrebbero avere. Quello si, era un discodellamadonna.


lunedì 15 settembre 2008

The haunted: live @ Rolling Stone 13/09/08

E' saltata la data dei Twisthead a Legnago, per cui ci siamo fiondati in quel di Milano sabato 13 per assistere al concerto del mio gruppo preferito del momento i The haunted.
Il concerto faceva parte del progetto "Live Across" di Milano e consisteva in un periodo di qualche giorno in cui, acquistando un solo biglietto a 10 euro, si poteva assistere agli show in più locali della città nella medesima sera: a questo punto poteva risultare anche comprensibile che, per quella cifra, metalheads e appassionati di generi simili avrebbero potuto riempire una location storica come il Rolling Stone per un gruppo internazionale come i The Haunted e invece... locale semivuoto ( e per "semivuoto" intendo 3/4 del locale vuoto!).

























































Se inizialmente la cosa mi ha lasciato un pò perplesso, forse un pò deluso anche, mano a mano che passava il tempo mi rendevo conto che la bellezza dello show era proprio quella di essere "pochi intimi" e vedere Peter Dolving e Co. gasarsi e suonare come se fossero davanti ad un'arena sold out: a dimostrazione dell'attitudine e della sincera passione dei nostri 5 sul palco, basta leggere il ringraziamento per i fans accorsi allo show di Milano, scritto sulla loro pagina my space, respect.
Anche se noi presenti penso non avessimo superato le 100-120 presenze, regolarmente partiva in coro il grido "Haunted! Haunted!", tutti cantavano le canzoni, a me è venuta l'emicrania dopo 2 canzoni che ho provato a cantare come fa Dolving... lui invece la voce ce l'aveva, eccome.
Apre lo show l'intro di chitarra di The premonition, con una base registrata, poi loro attaccano al volo con The flood e The medication tratte dall'album The dead eye, e subito scatta il pogo, circoscritto ma c'era.
Dopo mi sembra siano passati per un attimo a Revolver con 99, e di nuovo al penultimo lavoro con The crowning, The reflection, la stupenda The fallout.
Non ricordo l'esatto ordine delle canzoni ma mi ricordo bene che hanno sparato in scioltezza la memorabile In vain, tratta dal primo album, poi momento di macello assoluto con No compromise e All against all (Revolver), D.O.A. da One kill wonder.
Dell'album che sta per uscire, Versus, disponibile in streaming ancora per un pò sulla loro pagina myspace, ci hanno sbattuto in faccia Moronic Colossus (che ne è il singolo), e Trenches che per ora è la mia canzone preferita fra quelle nuove...prossimamente scriverò qualcosa, appena si può... poi le diaboliche Dark intentions e Bury your dead a conclusione dello show.
I The haunted suonano bene (anche se Jensen aveva qualche problema con le spie e suonava con una testata cassa Randall che ronzava un tantino), loro non sono spettacolari sul palco, non saltano di quà e di là come forsennati anche se Peter Dolving fa sempre il suo sporco show con quelle espressioni degli occhi rovesciati da schizzato psicopatico alternato a quel modo di fare da casinista e amicone con il pubblico...loro piacciono per la musica, tutt'altro che banale o modaiola, e per la loro semplice attitudine nel disegnare stati d'animo in bilico fra la rivolta, la fragilità e la passione con grande efficacia.

"No false pride, no fashion, no fake set of values"


lunedì 8 settembre 2008

Chimaira in studio


Stanno lavorando in studio per il loro prossimo lavoro, come si può vedere dal loro blog dedicato a seguire le sessioni di recording:
http://www.chimaira.com/studio

Mi ha fatto particolarmente sorridere il fatto che alle canzoni hanno dato un titolo provvisorio in tema di south park, vedi qui.

..come qualcun altro, oramai da anni, fa regolarmente anche se non in tema south park.

martedì 2 settembre 2008

Protest the Hero - Fortress


Fortress si intitola questo album dei Protest the Hero ed è sicuramente uno dei migliori ascolti che ho fatto in questo 2008, nonostante io abbia acquistato anche Abuse yourself dei Mode D'Emploi.
Descriverli non è particolarmente difficile secondo me: un pizzico di The fall of troy per qualche vaga melodia della voce quando canta pulito, spruzzatine di metalcore (di quello giusto) quà e la ma non troppo, forti dosi di The human abstract per le chitarre e per qualche stacchetto un pò "prog", il tutto mischiato con post-hardcore (termine che non ho mai capito esattamente cosa voglia dire ma che mi piace usare molto) e una bozza di math-core da berci addietro.
Per fortuna che era facile descriverli.
Questi tizi, hanno diviso il palco con gruppi molto differenti tra loro, dai Death By Stereo ai Dragonforce, passando da Korn, Nofx, Avenged Sevenfold e God Forbid... praticamente mancano solo i Broken Dolls poi hanno passato tutti i generi musicali.
Non sto a descrivere l'album canzone per canzone, dico solo che se vi piace la roba molto tecnica, tipo alla Between the buried and me mischiata a ad una voce molto varia e ad un tiro da paura, questo cd fa per voi, se ascolate gli Zero Assoluto invece no... e comunque post-hardcore, sempre.

lunedì 1 settembre 2008

se c'è una roba da sapere..

Thursday / Envy
Split
September 15, 2008
Temporary Residence Ltd.

anche se non è un vero e proprio disco, ho come il presentimento che finirà nella mia top 10 annuale...

domenica 31 agosto 2008

Slipknot - All hope is gone


Sto ascoltando l'ultimo album All hope is gone degli Slipknot, band che non hai mai colto la mia attenzione in modo particolare (forse perchè oramai ho è una certa età) se non con l'album The subliminal verses vol. III che considero in modo molto positivo.
Allora rispetto ai lavori precedenti, in questo ultimo cd, secondo me si nota una vena un pò meno "sintetica" cioè ci sono meno suoni campionati, si sente meno il dj, le parti di chitarra sono più trash e meno crossover per intederci, infatti mi hanno stupito da subito gli assoli che vengono sparati qua e là. Jordison dietro le pelli non rompe particolarmente le balle con la doppia costante come nei lavori precedenti (a parte un paio di pezzi), direi che si sente nei punti giusti e basta. L'album si apre con un intro e poi parte Gematra (the killing name) canzone tirata in tipico stile slipknot che forse rimarrà una delle migliori dell'album; le strutture delle canzoni sembrano abbastanza regolari, passata Sulfur, ci sono un sacco canzoni lente e ritmate, vedi ad esempio Wherein lies continue, Dead Memories, Psychosocial, Geheena qualche coretto con le doppie voci forse mi ha lasciato così, un pò di stucco, fino a quando sono arrivato a Snuff e mi sono chiesto se stavo ascoltando i Nickelback. Comincia poi la title-track All hope is gone appunto e mi sono risvegliato, accorgendomi che ero alla traccia numero 12.
Le altre tre traccie sono bonus-tracks, lentissime, di cui una è un rifacimento di Vermilion pt. 2 canzone che mi piace moltissimo ma che in mezzo alle altre mi ha fatto impaccare e sono tornato a dormire.
Forse con i sucessivi ascolti sembrerà meglio, ma per ora mi sembra un album piuttosto piatto, più che altro lento, lento e...lento.
Mi rimetto su i Norma Jean, in attesa che qualcuno abbia le contropalle per parlarne, mica posso scriverla io la recensione anche a quell'album...dai Nicola, moete, non vorrai che la scriva il Frama vero. ;-)

giovedì 28 agosto 2008

concertini..

si è visto in poche settimane, e non necessariamente in quest'ordine:
-the unseen: e va ben.. non c'era di meglio da fare quella sera..
-the locust: ieri sera. se non era per il fonico che per le prime 4-5 canzoni(o presunte tali) si stava grattando l'ano, forse avrebbero reso di più.. comunque hanno aperto il culo in due a tutti(nonostante il volume da oratorio.. e qua ci sarebbe un discorso troppo lungo da fare).
-linea 77: sempre ieri sera. ma che cazzo suonano a fare?

ma andiamo sul pesante:
-the president of united states of america. 3 cretini con: un basso a 2 corde, una chitarra a 3, e una batteria che stava appena in piedi.. risultato: un tiro della madonna e un ora e mezza di divertimento, non mi aspettavo niente del genere. giuro.
-the stray cats: sisi proprio quelli di "rock this town", quelli di Brian Seltzer. Non ho parole, lui è un chitarrista coi controcazzi. 2 ore abbondanti di show, che mi resteranno in testa per sempre. mi sa che è(o era) questo uno dei migliori gruppi al mondo.

martedì 5 agosto 2008

CONVERGE @ Musicdrome, 25/07/2008


Poca gente all'ex-transilvania di Milano per il concerto dei Converge (forse per la contemporanea data dei RUMATERA a Sanguinetto) che si presentano con gli Integrity e i Coliseum. Purtroppo, fregandomene dei tutor e degli autovelox, non riesco comunque ad arrivare in tempo per godermi i 2 gruppi spalla. Appena entrato Jacob e compagni sono già nel palco a sistemare le cose prima del concerto. I 4 di Boston si presentano in forma, iniziano ad infrangere la barriera del suono sin dalla prima canzone. Il poliedrico Jacob è il protagonista indiscusso della scena, canta e fa cantare, si muove e si esalta per tutto lo show. La scaletta comprende canzoni delgli ultimi 3 album, tra le quali spiccano Firts Light e Last Light da You Fail Me ( " this is for the hearts still beating" cantata all'unisono dai presenti) Eagles Become Voltures dallo stesso album, in cui Ben Koller (the drummer!) da il meglio di se, quasi tutto No Heroes, tra cui spiccano Hellbound, la delirante Plagues e la fantastica No Heroes, che ci fa cantare a squarciagola ( "in my world of enemies I walk alone). I 4 suonano per circa un'ora per poi sfornare l'ultimo capolavoro: Jane Doe, tratto dall'omonimo album. 11 minuti in cui ci si distacca dalla realtà, in cui ci si sente parte della canzone e tutta la mente è in sintonia con le note conturbanti di Kurt Ballou e Nate Newton. Dopo un'ora e qualcosa il concerto si chiude. Quei pochi fan presenti stringono la mano a Jacob che si dimostra molto umile e resta in mezzo ai presenti. Difficile descirvere l'emozione che ho provato ad essere presente, e finalmente a riuscire a vederli dal vivo. Uno show che resterà per sempre nella mia memoria.
Il miglior gruppo del mondo? Ci siamo quasi.

the anti mother

www.myspace.com/normajean

c'è tutto l'album nuovo in streaming.. paura!

mercoledì 16 luglio 2008

What Happened?

When it began, for those who don't know
It didn't matter how you looked or what you wore to a show
Dress codes, FUCK NO! we didn't care
About the brand of your jeans and all that shit in your hair

But now the biggest part is all about the image and not the art
Fashion before passion!
And at nights, it makes me mad that I should have to ask:
What happened to the passion? (passion!)
What the reason for screaming?
What happened the music and the message that I love?
What happened to the hard work? (hard work!)
And why does everybody look the same?
What happened the music and the message that I love?

And I know, that people chance
And we go through different stages in life
And I'm not here to criticize
But the reason I scream, is a feeling inside

But now the biggest part is all about the image and not the art
Fashion before passion!
And at nights, it makes me mad that I should have to ask:
What happened to the passion? (passion!)
What the reason for screaming?
What happened the music and the message that I love?
What happened to the hard work? (hard work!)
And why does everybody look the same?
What happened the music and the message that I love?

Lost (1, 2, 3, 4) lifetime ago it seems
You gave up on your wildest dreams
But I refuse to let mine go
I took an oath, you can find me here
With an open heart and ears
Refusing to surrender
I can't believe they don't remember
What it feels like to be young

What happened to the passion? (passion!)
What the reason for screaming?
What happened the music and the message that I love?
What happened to the hard work? (hard work!)
And why does everybody look the same?
What happened the music and the message that I love?



h2o, matt skiba and lou koller.

il disco in questione è "nothing to prove" degli h2o.
detto questo una recensione è abbastanza inutile.

http://www.h2ogo.com/
http://www.myspace.com/h2ofamily


martedì 8 luglio 2008

Unearth - Alive from the Apocalypse


Era uscito a marzo ma lo segnalo adesso, perchè io l'ho ascoltato adesso.
Triplo DVD degli Unearth, un dvd per il video live a Pomona in California, il secondo dvd per interviste vecchio materiale, video e altro, e terzo disco è il cd audio del live.
Cosa posso dire: gli Unearth sono un macigno e suonano come nel cd.
Purtroppo non mi pare sia presente molto il pubblico, cosa che personalmente apprezzo che si senta in un live; i brani vanno via sparati uno di seguito all'altro, mosh, chitarre un pò bassine forse, mosh, circle-pit, il batterista è una macchina.
Ecco insomma, aspettando il loro prossimo lavoro in via di completamento, se avete voglia di vedere, oltre che sentire, un pò di sburto pesante e visto che Redemption dei Walls of Jericho è più adatto ad una bella serata romantica con la morosa...può essere utile.

martedì 1 luglio 2008

a proposito di ieri sera

between the buried and me 10: suonano mezzora e fanno 4 canzoni.. 4! da 8 minuti l'una. chitarrista che smanettava abestia, e poi il tipo alla voce(+tastiera) un fenomeno. vaccadi forti.. forse i migliori della serata, sicuramente a livello tecnico.
dilinger 10: madonna che robe.. forse non sono al 100% ma hanno comunque messo in piedi l'inferno.. sono in grado di creare l'atmosfera da fine del mondo.
I meshuggauaha zero... me ne son andato dopo 3 canzoni, o 3 accordi. Noiosi e freddi.

qualche foto

martedì 17 giugno 2008

rage against the machine - dopo

Bello! sabato è stato bello. Ho avuto la fortuna di vedere dal vivo i Rage Against the Machine. Cazzo. Pochi gruppi hanno una potenza ed una precisione del genere, forse nessuno di quelli che ho visto dal vivo fin'ora...
Zak nonostante gli anni che passano e qualche chiletto di troppo, è ancora un grandissimo frontman, molto capace e impegnato. Bravo anche nel lasciare il giusto spazio a Tom Morello, un dio con quelle cazzo di chitarre: assoli perfetti, con quella tecnica tutta sua, e sempre in continuo movimento. Bravi anche Tim Commerford(basso) e Brad Wilk(batteria), che tengono su un groove da pelle d'oca, per tutta l'ora e tre quarti di concerto: praticamente le fondamenta, che tengono in piedi tutta la baracca.
Devo ammettere che il fattore "emozionale" che mi ha influenzato non poco; il clima era quello dei grandi concerti: il mega palco, lo stadio stra colmo, la gente che spinge per arrivare sotto al palco, o solo sul prato(dove, in teoria, si aveva accesso solo col biglietto, ma sappiamo tutti come finisce..), e comunque loro.. i rage against the machine. Fino a qualche mese fa ero sicuro che non sarei mai riuscito a vederli. Il rimpianto di non essere andati a quell'heineken di qualche anno fa... adesso è passato.

venerdì 13 giugno 2008

rage against the machine - prima

domai a modena.
biglietti presi mesi fà.. prato ovviamente.
speriamo che da weather non rovini tutto...

ci stanno pure i gallows!

sabato 7 giugno 2008

Set Your Goals - Munity!

Mi è capitato per caso sotto mano sto cd. La prima volta che l'ho ascoltato ero in macchina e stavo per passare oltre già dai primi 3 secondi, ma fortunatamente ero in rotonda. Il cd infatti apre con una chitarra acustica che sviolina un arpeggio mielosissimo, ma che dura giusto qualche istante. Da li in poi tutto un crescendo, fino alla prima vera traccia: "we do it for the money obviously!", un pezzo tiratissimo, hardcore melodico, ma di quello stile comeback kid, stretch arm strong e simili, con una punta di pop in più. La song più lunga sarà sui 2 minuti, due voci che si sovrappongono e si danno botta e risposta e ovviamente gli immancabili "sing alone", il tutto a 200 all'ora. Ok Per niente originali, ma almeno mettono un po' di allegria finché li ascolti.. è già qualcosa no?

note di rilascio: not for ugly metal fan.

www.myspace.com/setyourgoals

giovedì 29 maggio 2008

fake p

il disco dei fake-p è in free download, 100 al giorno, sul sito della loro etichetta,
e non è niente male;
e ci sono quelle 2-3 canzoncine che..
e, ovviamente, solo per amanti del genere indie/pop/elettronica/frocetto.

http://42records.it/fakep/
http://www.myspace.com/fakep

giovedì 15 maggio 2008

In Flames: A sense of purpose


Nuovo album per gli In Flames, i mitici In Flames.
Certo non penso che abbia più senso parlare di "swedish metal" più o meno da Reroute to Remain in poi ma, sicuramente, penso che il loro sound sia rimasto comunque subito riconoscibile al primo al primo riff di chitarra.
Mentre Come Clarity mi era piaciuto da subito, questo ci ha messo un pò di più e forse non mi convince neancora del tutto: ritornelli melodici con cori, struttura delle canzoni più o meno costante, la classica ballata da metà cd, batteria incalzante in levare, molta voce pulita.
Apre il cd la canzone-singolo The Mirror’s Truth della quale gira anche un video basta vedere su you tube; la seconda traccia Disconnected per ora rimane la mia preferita, ha una bella strofa tirata e un ritornello melodico da limonare duro con la morosa e poi il testo:


"You receive what you give
And this is like nothing
I feel like shit
But at least I feel something"


incazzoso e sconfortato al punto giusto.

Bella anche la quasi-ballata Alias con un breve richiamo alle parti arpeggiate di chitarra quasi dei vecchi tempi e ritornello super orecchiabile quasi da coro generale.
Si passa poi per altre tre canzoni, tra le quali I'm the Highway che ha un ritornello vagamente hc, fino ad arrivare al ballatone da mattonella dell'album The chosen pessimist cantato pulito dall'inizio alla fine, la definirei una di quelle canzoni-crescendo con i chitarroni pesanti che entrano alla fine, proprio quando lei incominciava a starci con te ma poi hai cominciato a fare mosh e te la sei giocata.
Inutile star qua a descirvere il sound da paura dell'album, Anders Friden predilige molto il cantato pulito rispetto ai precedenti lavori ma rimane sempre un marchio di fabbrica il suo "growl"; la copertina? Ogniuno li dia il voto che vuole dai!
Salumi.

martedì 13 maggio 2008

norma jean and chino moreno

news interessantissime....


http://www.metalitalia.com/articles/22192/norma_jean_collaborazioni_importanti.html

mercoledì 7 maggio 2008

download!

qualche altro dischetto.. gratis:
Nine inch nails: "The Slip"
e già il nome della band dice tutto

Don Vito e i Veleno: "Hell Mundo!"

gruppetto indie/pop da Ferrara. La tempesta rec.

e poi un sapler della Bringe 9, con pezzi di: H2O, New Found Glory, Heave Heart, Verse...

mercoledì 30 aprile 2008

stasera

RADIO RIOT RIGHT NOW+ ARGETTI+ THE RITUALS

Totem club -
Via Vecchia Ferriera, 135. Vicenza

mica male dai...

mercoledì 23 aprile 2008

ogni volta muoio

Eee eccoli che tornano in italia gli every time i die. una garanzia dal vivo, quanto sui dischi.. fenomeni da palco. Scaletta da 10 e lode con tanti pezzi datati e, c'è poco da dire, se lo possono permettere: intanto c'è quell' "Hot Damn!" di qualche anno fa, che è secondo me l'album più violento, e poi c'è ancora "Gutter Phenomenon", che resta l'album "migliore" sia per vendite, che per i vari riconoscimenti ricevuti. Poco rimane per l'ultimo "The Big Dirty", forse due o tre pezzi, ma a me va benissimo così...
Il locale scelto -come al solito- non è adatto. L' Esrtagon di Bologna è troppo grande, dispersivo e con un acustica pessima(anche perché semi vuoto..)

Per dovere di cronaca riporto i nomi degli altri due gruppi: Scary Kids Scaring Kids e Drop Dead, Gorgeous... un consiglio: risparmiateveli.

giovedì 10 aprile 2008

the hives

vaccamadò che roba! sanno tenere un palco e suonano da dio, quasi con arroganza. concerto super, se escludiamo qualche problema tecnico all'inizio(ovvero: come fonico son meo mi), e che non mi hanno fatto aka-i-d-i-o-t... maledetti.

l'alkatraz invece fa schifo. ma schifo eh..

venerdì 4 aprile 2008

e questo w/e?


The hives - Sabato 5 aprile - Milano

ps: il concerto è stato spostato dal rolling stones al più capiente Alkatraz!

domenica 30 marzo 2008

Remain in memory: The final Show - Good Riddance


Si sono sciolti l'anno scorso, è stato uno di quei (pochi) gruppi che "sentivo" dentro; gli ho visti ahimè solo una volta dal vivo ma ogni volta che penso a quei momenti sotto il palco, giuro, ho la pelle d'oca.
Non so se vi è mai capito di vedere un gruppo e cantare tutte, ma proprio tutte le canzoni, fino a quando non hai più voce... poi, quando fanno quei due o tre pezzi che ti stanno a cuore in modo particolare, ti torna magicamente la voce, ricominci a cantare e corri ancora più sotto al palco, puntando dritto il dito al cielo e spingendo i poveri malcapitati che hai davanti, fino a quando sei sicuro di non poter entrare nella canzone più dentro di quanto tu lo sia già, quasi col nodo alla gola.
A me è capitato con i Good Riddance.
Questo cd è una raccolta di brani live, 30 pezzi più un intro, registrati mi pare all'ultimo concerto che hanno fatto a Santa Cruz, California.
Il sound del disco direi che è pulito ma non troppo, come deve essere un disco live, il pubblico si sente; si spazia da brani di For God and Country fino a qualche brano di My Republic.
Mi piace ricordarli così i Good Riddance, niente di tecnico, niente di incredibile, ma tanta tanta musica che irrompe nelle orecchie per rimanere nel cuore.

Respect.

Ahn, le canzoni che cantavo col dito al cielo?
Salt, United Cigar, Fertile fields, One for the braves, Steps, Shit-talking Capitalists, Pisces/Almost home e ovviamente Mother Superior.


NIN

visto che si parlava di uscite dei dischi non più "materiali", ma in formato telematico, è da valutare ed osservare l'idea di Trent Reznor con i suoi Nine Inch Nail: pubblicato un lavoro strumentale scaricabile gratuitamente da internet "Ghosts 1-36". ma ancora più da apprezzare è il lavoro di artwork legato a questa opera.... in pratica un mega book di 36 pagine (una per song), anch'esso scaricabile dal sito

http://ghosts.nin.com/main/pdf

in pratica, inserendo la propria mail si riceve un collegamento e tramite questo si scarica l'opera d'arte, perchè di opera d'arte si tratta....


stay tuned

sabato 29 marzo 2008

Reason To Believe - Pennywise


E' uscito il 25 Marzo il nuovo album dei Pennywise, si chiama Reason to Believe.
Dal lato musicale non ho molto da dire, hanno il loro stile, lo hanno sempre avuto; qualcuno li aveva definiti i "bad religion col pepe nel culo" definizione che mi trova d'accordo.
Era anni che non li ascoltavo, questo album è un pò più morbido dei vecchi lavori prodotti per parti vocali e linee melodiche, si sente comunque un timbro di chitarra decisamente più metalloso delle produzioni precedenti. La canzone che mi ha colpito di più ad un primo ascolto è "One reason" traccia numero due, potente l'incipit di "The western world" , un richiamo alle vecchie canzoni nella bonus song "Just one more day".
La storiaccia secondo me è questa però: hanno firmato per la MySpaceRecords non so se sono i primi ma è comunque una cosa particolare in quanto il loro album è completamente scaricabile se diventi loro "amico" sul MySpace. In ogni caso è completamente ascoltabile online sulla loro pagina Myspace.
Che sia la nascita di una nuova concezione di "etichetta"? Forse si, fattostà che ne hanno parlato addirittura su La Stampa. e anche Cristina Tagliabue.

Ascolta l'album.



venerdì 21 marzo 2008

Annullato il Volcom Tour!


Si stava giusto per scrivere due righe sul volcom tour, anzi, più precisamente sui Turbonegro, in vista del concerto della prossima settimana... ma a quanto pare non potranno suonare, euroboy ha problemi di salute e quindi... annullato il volcom tour.

Va be, ci consoleremo con delle chitarre acustiche.





P.s. :Vi ricordo che Andrea è bello.

martedì 18 marzo 2008

Proposte per il week end

venerdi: Chimaira
sabato: Dillinger Escape Plan and Poison the Well
.....







giovedì 13 marzo 2008

Gomorra

Premetto che non mi considero un lettore modello. O forse non mi considero semplicemente un lettore. Non sono un divoratore di libri, un quattrocchi (nonostante gli occhiali) immerso nelle prefazioni e nei riferimenti bibliografici; preferisco a volte la trasposizione cinematografica, più assimilabile e spettacolare, rispetto all’originale cartacea, riposta magari in qualche angolo di anguste biblioteche, habitat preferito di studenti misantropi. La pigrizia mi allontana dalle realtà che però solo sui libri riescono a far trasparire l’emozione dell’autore in questione, che sul suo racconto trascrive sensazioni personali e recondite, che fanno sembrare la storia un diario personale, di quelli rinchiusi a chiave nel cassetto del comodino, e venuto alla luce chissà per quale motivo.

Il libro in questione si chiama Gomorra. Un titolo forte, che rievoca l’antica città di biblica memoria. Città del peccato, dell’eccesso, che si addice a meraviglia al contesto descritto.
L’autore è Roberto Saviano, giovane giornalista che collabora in testate come “L’Espresso” e “La Repubblica”. Curriculum di tutto rispetto. L’ambiente in cui il tutto si sviluppa è Napoli, città associata a Gomorra, in cui il Signore dell’antico testamento, spietato e vendicativo, ha fatto piovere dal cielo zolfo e fuoco, riducendola in un deserto arido e inospitale. Città il cui destino è controllato da un impero che fa della violenza la propria forza, della paura un obbligato assenso, dell’omertà una difesa invalicabile e dei morti e della sofferenza una facile dimostrazione di supremazia. Questo impero è definito più e più volte un ‘Sistema’. Questo impero è la CAMORRA. L’autore, nato nella Napoli di fine anni 80, è allo stesso tempo cronista staccato e vittima designata. Descrive il susseguirsi di eventi, di stragi, di faide assassine, di completa assenza di legalità, come si scrive la lista della spesa. Un elenco infinito e macabro, sempre accompagnato da sensazioni personali,da citazioni, da intercettazioni telefoniche, che hanno un’efficacia probatoria che danno a questo elenco la prova di esistere, la prova che tutto ciò che egli racconta è tangibile e non si discosta da scene cinematografiche inventate, come si vedono ne ‘I Soprano’ o nei vari film che hanno reso le associazioni mafiose di pubblico dominio.

I nomi inseriti in questo libro sono tutti veri. Gennarino McKay, Sandokan Schiavone, Ciruzzo O’Milionario sono tutte persone che hanno una storia vissuta, che si sono macchiati di sangue e lacrime. Immaginate un racconto che ha come protagonisti Vito Corleone, Tony Soprano, Carlito Brigante. Trasportiamoli da New York, dal New Jersey, da Miami in cunicoli di vie che circondano Napoli; a fare la spesa a Scampia, passeggiare per Casal di Principe, portare il loro figlio a Secondigliano. Adattiamo i loro visi, le loro abitudini, i loro modi di dire a soggetti che potremmo incontrare al supermercato, in posta, in qualsiasi luogo. Perché quello che il libro riesce a trasmettere è l’assoluta normalità degli avvenimenti. Uccidere, rubare, ricattare. Sembra che tutto sia assolutamente lecito, o addirittura obbligato. Questa narrazione fa sembrare le scene viste nei film, non scene di fantasia, ma scene che la strada ha ispirato al regista di turno.

L’eccesso cinematografico e la spettacolarità degli effetti speciali non hanno più senso.

Tutto sotto la luce del sole. È tutto vero.

Il libro spazia i vari argomenti propri del ‘Sistema’; le merci, che hanno nel porto di Napoli il punto di partenza, per poi finire in fabbriche in cui la parola legalità ha perso ogni significato. Lavoratori a cui è stata tolta l’assistenza medica, il godimento del periodo di ferie, la semplice busta paga. La Costituzione non è altro che un foglio di carta igienica di un autogrill, la dignità è schiacciata dall’importanza del profitto ad ogni costo. E la fame e la povertà fattori insensibili ai soprusi. E poi la droga, fonte inesauribile di ricchezza, che rende adolescenti pusher uomini d’affari di decennale esperienza, e tossici esseri monocellulari destinati a scomparire nel nulla. L’industria del cemento, appalti vinti col sangue, foreste di immobili che si innalzano tanto da far scomparire il sole. Faide, pallottole, kalashnikov. Lotte tra boss, tra famiglie, tra amici. Non esistono i sentimenti. Un nemico deve morire. Non importa il suo ruolo, principale o marginale che sia. L’unica cosa che importa è l’imposizione del clan, l’egemonia. Nessuno è innocente. Tutti sono sacrificabili. Il valore della vita non è niente in confronto a quello della banconota. E’ facile leggere di boss padroni di veri e propri imperi secondari, costole del sistema. Distese di appartamenti, ville, negozi, che vanno dalla terra degli yankee alla fredda Ucraina. Sono rimasto sbalordito dall’ammontare di liquidità sequestrata in questi anni dall’Anfimafia. Miliardi di euro. Ma la cosa che Saviano fa capire è il modo in cui tutto questo viene assimilato dai boss. Il modo è sempre lo stesso. Il sangue. L’autore riesce a trasmettere al lettore la sensazione di essere presente, quasi protagonista del fatto raccontato. Sembra di essere lì con lui. Mentre corre sulla sua vespa a visitare il luogo di un massacro, mentre intervista la madre disperata di una figlia accidentalmente coinvolta in una sparatoria che non tornerà mai più,mentre partecipa al funerale di un boss, mentre riflette nella sua testa che tutto ciò non ha senso, che tutto ciò succede a pochi chilometri da dove e nato, all’interno di questa Italia, di cui anche io faccio parte. Saviano ha aperto gli occhi. Ha raccontato i fatti superando la paura, l’indifferenza e il suo successo è meritato. Consiglio a tutti questo libro. Non parla solo di carnefici, ma anche di eroi. Eroi che a loro spese hanno cercato una via di fuga, hanno cercato di sostituire il Signore contro Gomorra. Ed è da queste persone, come Don Diana, sacerdote ucciso dalla camorra e i più famosi Falcone e Borsellino e da tanti altri che noi dobbiamo partire.

Sarebbe bello sognare un paese in cui è la legalità la cosa più importante, in cui la giustizia ha un processo veloce e sta dalla parte dei più deboli. Perché anche se Napoli è lontana dalla bassa veronese in cui vivo, leggendo questo libro capisco che la camorra è presente, con il suo alito di rifiuti tossici e scheletri che riposano nel fondo di un fiume.

Complimenti all’autore. Leggete e capirete.

Solitariamente


CHI : i giochi di windows
DOVE : sul mio computer
QUANDO : dieci minuti fa

Ho dovuto cancellarli. Rimuoverli all'istallazione di windows per poter riprendermi delle mie ore buttate al vento a fissare set di 256 colori alla volta che mi sfrecciano davanti alla faccia, senza rispetto per le mie emozioni e per quello che sento. Provate ad accendere il vostro pc. Mettetevi concentrati con di fronte a voi uno di quei malefici giochi passatempo che il signor Gates ha progettato per voi. Sono una sorta di dedita implacabile macchina portatrice di lobotomia. Ti privano della concezione del tempo, ti derubano della tua libertà, perché raggiungere il nuovo record e modificare di secondi il tempo stabilito dieci minuti prima diventa la vostra principale ed unica attività. Ti ipnotizzano cazzo. Ti rendono schiavo del mouse e del monitor. E mentre il video di irradia di radiazioni e il mouse di rende la mano sempre più concava, il tuo cervello parte e ragiona su quello che ti ha portato ad iniziare quel passatempo. Perché uno che gioca ai solitari di windows qualche ronzio per il cervello deve averlo. Uno si pone di fronte a tali diabolici funghi allucinogeni quando vuole raggiungere quello stato di deriva finale che lo culla nel nulla cosmico. In pratica, è la bandierina dello start alla corsa delle seghe mentali. Hai litigato con la ragazza? Il tuo capo ti stressa i maroni? Hai di fronte a te un pomeriggio vuoto e vacuo? Bene, fatti un 10 minuti al campo minato. Ti risveglierai dopo circa due ore perso nella depressione più cronica, perché mentre i tuoi occhi fremevano in cerca di mine e il tuo dito medio destro segnava dove il casco blu di turno deve andare a sminare, il tuo cervello di affloscia e ripensa a tutto quello che ti è successo, togliendo ora della fine ogni possibile piega positiva ai discorsi, portandoti inevitabilmente al nero. Mancano cinque mine alla fine della partita, tempo buono, aumentare la velocità. Quella stronza ti sta prendendo per il culo, lo sai, ma non vuoi ammetterlo, ti ostini a trovare delle scuse, per lei, e delle giustificazioni, per la tua coscienza. Mancano ora quattro mine da trovare. No, no, lei non lo fa con cattiveria, è solo che probabilmente io tendo ad enfatizzare troppo le situazioni. Meno tre mine. Stasera la chiamo e risolvo tutto, come sempre. Basta parlarne, no? E se non servisse? Non ci voglio pensare. Due mine. Forse sono io ad aver sbagliato qualcosa, lei è troppo perfetta per me, devo sicuramente aver sbagliato io. Sono un rompicoglioni e con l'età peggioro, rimedierà mai? Una mina. Si, ce la posso fare. Explosion! Ho sbagliato l'ultimo sminamento. Depressione cupa, nave alla deriva.

P.S. dopo neanche cinque minuti dalla fine di queste righe, il mio subconscio ha cercato fra la cartella programmi di windows l'icona del campo minato. Ma l'avevo cancellata. E allora ho sorriso di nuovo.

mercoledì 12 marzo 2008

Quasi faccio un colpo.

Rage Against The Machine
14/06 21:30 Modena - Stadio Braglia

-edit-
news sui biglietti(da www.ticketone.com):
12/03 - 09:00
Rage Against The Machine - Apertura vendite - Modena
E' stata avviata on line sul sito TicketOne.it e tramite call center la prevendita dei biglietti il concerto in programma a Modena, Stadio Braglia, il 14 giugno. Alle ore 15 la prevendita sarà avviata anche presso i Punti Vendita TicketOne.

martedì 11 marzo 2008

Hurts

Chi conosce i Radio Riot Right Now? beh sono un gruppo Vicentino, fanno hardcore, di quello più moderno. Sono usciti da poco con un bel dischetto. Dischetto che ho ascoltato una marea di volte, senza stancarmi mai: è fighissimo. Suona molto bene, chitarroni da paura e batteria sporca, proprio come piace a me. Canzoncine tutte validissime. Un bel 10. Il disco è in download gratis dal loro sito, e sul maledetto myspace ci sono i testi e i titoli, quindi...
radioriotrightnow.com
myspace.com/radioriotrightnow
Obbligatorio scaricare.
DOWNLOAD IT!

domenica 9 marzo 2008

Studentessi.


Credo che chi considera Elio e le storie tese solamente un "gruppo che fa ridere", abbia colto forse il 10% della genialità di questi pazze menti.
Mi sono appena finito di ascoltare "Studentessi" e vi giuro ad un certo punto non sapevo più se prestare attenzione ai testi che mi fanno scoppiare, ai giri di basso pazzeschi che Faso piazza qua e là, alla ritmica tutt'altro che banale, ad un numero non indifferente di ospiti che prestano la voce (I. Grandi, Giorgia, Bisio...) o agli oramai tipici sketch (vedi il mitico Crozza che ritorna a parlare della problematica dei sassi della Toscana lanciata in Cicciput), davvero non so dove concentrare la mia attenzione.
Mangoni risponde a Fabri Fibra nel pezzo "La risposta dell'architetto".
In "Suicidio a Sorpresa" Elio ci spiega, duettando con la Cortellesi, come ascoltando un pezzo black o death metal al contrario ne esca un messaggio positivo e tenero; la canzone inizia dicendo: "Gli adramelech, i Necrophobic e i Sadist Intent. Bravi però sono un pò troppo commerciali per me. Meglio gli Absurd che insieme ai Death e ai Profanatica, non fan rimpiangere i Tartaros, i Massacre, i Dismember, gli Entombed, i Pestilence e i Rigor Mortis".
Non sto qua a citare altri episodi particolari dell'album, ce ne sono a tonnellate di perle.
Non rende per niente stare qui a spiegare tutte le gag che ci sono, mi sa che me lo sparo di nuovo, appena finito di mangiare le patate arrosto che mi ha preparato la mamma. Vado sennò si raffreddano. PS: Anche il sito spacca.

parlando di londra

CHI : un poliziotto
DOVE : School Of Pathology, Oxford, Inghilterra
QUANDO : 1941


1941, School Of Pathology of Oxford, Inghilterra. Una piccola quantità di penicillina, antibiotico della prima ora, venne iniettata in via sperimentale su un poliziotto affetto da setticemia da stafilococchi e streptococchi, presentante ascessi multipli e osteomielite suppurativa. Il suo stato, e si capisce anche dai paroloni, era grave alquanto e gli provocava molta sofferenza. La penicillina allora era stata scoperta da pochissimi mesi e per la prima volta la si provava su di un essere umano, con la dovuta paura, ma tanto non c'era niente da perdere, e molta dedizione, anche perché la si ricavava unicamente a costo di enormi sacrifici dai terreni di coltura batterici. La sintesi ancora non era minimamente iniziata. Si iniettarono pertanto su questo poliziotto, per mezzo di iniezioni endovenose, penicillina ogni 3 ore. Venivano raccolte tutte le urine del paziente, dalle quali ogni giorno la penicillina escreta veniva estratta, per essere riutilizzata. Dopo soli cinque giorni il paziente non era più affetto da febbre e, preso da uno stato di malattia meno grave, chiese pure da mangiare. Ma quando si dovette interrompere la somministrazione endovenosa di penicillina, per esaurimento delle scorte di farmaco, il paziente si aggravò ulteriormente e dopo circa un mese passato ad ostiare, morì. Chissà come si sentiva il poliziotto allora. Non fisicamente, quello lo posso immaginare, ma a livello emotivo dico. Cosa pensava mentre gli iniettavano otto volte al giorno un prodotto batterico dicendogli che era il primo, sapendo che i medici lo guardavano tutti con gli occhi di chi guarda se le cavie vivono o muoiono dopo l'iniezione di un nuovo preparato. E chissà se avrà pensato alla divisa in quell'istante, un funzionario statale costretto a riutilizzare i prodotti di scarto del suo corpo, obbligato a riassumere delle sostanze eliminate con le urine. E poi morire, perché non riusciva a pisciare più quelle cose che lo facevano stare meglio e gli ammazzavano i cattivi che lo stavano divorando da dentro. Morire per quello che ora è visto come una formalità. Sono passati 60 anni e la tecnologia medica ha fatto passi da gigante. Con le penicilline. Nel frattempo molte sono risultate inutilizzabili perché anche i batteri vogliono vivere e quindi come noi usiamo qualcosa contro di loro, essi usano qualcos'altro contro di noi. Ammiro quell'uomo, anzi, mi fa pena, ma penso a lui come una sorta di eroe, quasi come un predestinato. Come il primo uomo scendere sotto 150 metri d'acqua senza respiratore, il primo a scalare l'Everest, come il primo calciatore capace di fare 5 gol in un'unica partita. Ve li ricordate voi i nomi? Io no. Sono immagini di uomini, figure mitologiche ma senza nome. Era il 1941. Eravamo alla School of Pathology of Oxford, Inghilterra. Del poliziotto non ricordo francamente di aver letto il nome.

sabato 8 marzo 2008

Swingin london

Si lavora anche il sabato mattina, eh si.. maledetto nord'est(citazione colta)..
Per fortuna il sabato c'è un po' di tranquillità e tra un progetto e l'altro, tra una telefona e l'altra, mi posso anche sollazzare con un po' di musica. Ma ci vuole qualcosa un po' adatto all'ambiente, non troppo violento, e non troppo tranquillo; vediamo che c'è sull'mp3. Mmmh... The Who.Ficoooo.."The ultimate collection", i migliori pezzi, i migliori who: quelli che hanno fatto la storia, che hanno influenzato vecchi e nuovi mostri sacri del rock'n'roll, quelli che 30 anni fà facevano sfacelli sui palchi di tutto il mondo, quelli della swingin london, dei mod, di quadrophenia.. e quelli che senti almeno su un episodio, di ogni serie, prodotta dalla fox.
Questa è la classica band che dovrebbero fati conoscere a scuola, alle elementari, come l'abc e le tabelline. Ascoltando pezzi come "Behind Blue Eyes", "I can't Explain", "My Generation", capisci da dove arriva il garage/punk, e tutto il brit-pop anni 90, capisci perché Keith Moon è considerato tutt'oggi uno dei batteristi più innovativi di tutti i tempi, capisci che questi si che facevano musica coi contro cazzi, e poi capisci anche di aver sbagliato disco, se è sabato mattina e stai lavorando...

m.p.rules

Incredibile. Partono tre ceffi loschi, oscuri, basso distorto e profondo, batteria accennata, sax che si ode appena. parte il 4 e inizia il macello. alla fine del primo pezzo, lunga intro ruvida e sgraziata, entra Lui. colui che ha scritto le regole ma che non le rispetta, colui che ha deciso di dominare tutto per poi lasciare nel punto più alto della scalata e iniziare mille processi produttivi a parte solo per il gusto di poter dire "faccio quello che voglio". facendolo bene. 1 ora e mezza di delerio sonoro, con strumentisti al limite dell'umano e una voce (strumento, visto che Lui non ha detto una parola) che ti fa partire di testa, ti fa sognare. coinvolgenti come un'onda , anzi come le sabbie mobili, che ti intrappolano e non ti mollano più, finchè non sei loro........

Zu

Mike Patton

interzona, 7 marzo 2008

gli dei sfiorano gli uomini
e gli uomini rispondono

venerdì 7 marzo 2008

Poche ore mi attendono

Fra poche ore avrò l'onore di vedere, finalmente, dal vivo Mike Patton..... miiiiiiiiiiiii..... domani vi racconterò come è andata. Per adesso ascoltatevi Cuckoo For Caca e riflettete a quanto bene ha fatto questo uomo alla musica.

Pelle d'oca

Cos'è sta roba?

Questo è un blog che parla di musica e tutto quello che riguarda la musica. Trattandola per quello che è: una passine, non un lavoro. CI scriveremo quello che ci piace e lo faremo come piace a noi. Stop. Tratteremo dischi, contecrti, concertini, eventi, foto, ma anche impressioni, discussioni, processioni varie.. o più semplicemente proveremo a riportare quelle quattro chiacchere che facciamo, quando parliamo di questo o quel disco, questo o quel concerto, questo o quel gruppo. Lo si fa senza pretese; non siamo mica professionisti.. noi.