domenica 9 marzo 2008

parlando di londra

CHI : un poliziotto
DOVE : School Of Pathology, Oxford, Inghilterra
QUANDO : 1941


1941, School Of Pathology of Oxford, Inghilterra. Una piccola quantità di penicillina, antibiotico della prima ora, venne iniettata in via sperimentale su un poliziotto affetto da setticemia da stafilococchi e streptococchi, presentante ascessi multipli e osteomielite suppurativa. Il suo stato, e si capisce anche dai paroloni, era grave alquanto e gli provocava molta sofferenza. La penicillina allora era stata scoperta da pochissimi mesi e per la prima volta la si provava su di un essere umano, con la dovuta paura, ma tanto non c'era niente da perdere, e molta dedizione, anche perché la si ricavava unicamente a costo di enormi sacrifici dai terreni di coltura batterici. La sintesi ancora non era minimamente iniziata. Si iniettarono pertanto su questo poliziotto, per mezzo di iniezioni endovenose, penicillina ogni 3 ore. Venivano raccolte tutte le urine del paziente, dalle quali ogni giorno la penicillina escreta veniva estratta, per essere riutilizzata. Dopo soli cinque giorni il paziente non era più affetto da febbre e, preso da uno stato di malattia meno grave, chiese pure da mangiare. Ma quando si dovette interrompere la somministrazione endovenosa di penicillina, per esaurimento delle scorte di farmaco, il paziente si aggravò ulteriormente e dopo circa un mese passato ad ostiare, morì. Chissà come si sentiva il poliziotto allora. Non fisicamente, quello lo posso immaginare, ma a livello emotivo dico. Cosa pensava mentre gli iniettavano otto volte al giorno un prodotto batterico dicendogli che era il primo, sapendo che i medici lo guardavano tutti con gli occhi di chi guarda se le cavie vivono o muoiono dopo l'iniezione di un nuovo preparato. E chissà se avrà pensato alla divisa in quell'istante, un funzionario statale costretto a riutilizzare i prodotti di scarto del suo corpo, obbligato a riassumere delle sostanze eliminate con le urine. E poi morire, perché non riusciva a pisciare più quelle cose che lo facevano stare meglio e gli ammazzavano i cattivi che lo stavano divorando da dentro. Morire per quello che ora è visto come una formalità. Sono passati 60 anni e la tecnologia medica ha fatto passi da gigante. Con le penicilline. Nel frattempo molte sono risultate inutilizzabili perché anche i batteri vogliono vivere e quindi come noi usiamo qualcosa contro di loro, essi usano qualcos'altro contro di noi. Ammiro quell'uomo, anzi, mi fa pena, ma penso a lui come una sorta di eroe, quasi come un predestinato. Come il primo uomo scendere sotto 150 metri d'acqua senza respiratore, il primo a scalare l'Everest, come il primo calciatore capace di fare 5 gol in un'unica partita. Ve li ricordate voi i nomi? Io no. Sono immagini di uomini, figure mitologiche ma senza nome. Era il 1941. Eravamo alla School of Pathology of Oxford, Inghilterra. Del poliziotto non ricordo francamente di aver letto il nome.

2 commenti:

Teba ha detto...

Albert Alexander, 43 anni. Era il poliziotto. respect.

nicolat ha detto...

mmh.. ho capito dove vuoi andare a parare.. certo il poliziotto non se lo ricorderà nessuno.. ma se ti dico Alexander Fleming ;)