Si potrebbe dire che quest'ultimo lavoro dei The Haunted, Versus, possa essere una sintesi tra il disco di ritorno di Peter Dolving, rEVOLVEr, e The Dead Eye, ma non sono ancora sicuro che come definizione sia giusta.
Sono di parte si sa, ma questo disco contiene canzoni che non sfigurerebbero affatto in qualche vecchio lavoro più "tirato" come per esempio little cage, il singolo che apre il cd moronic colossus, soprattutto l'incazzatissima crusher (...two, three, four e via al pogo!) e la penultima traccia faultline che dopo l'1:55 ci delizia con uno stacco di stampo vagamente Slayerano (si può dire?) per poi riprendere l'intro cadenzato e chiudere con la strofa, insomma...la fantasia nello strutturare le canzoni non manca, come risaputo.
Altre canzoni invece hanno tempi più dilatati vedi ceremony ma soprattutto rivers run e la successiva iron mask, nelle quali non prevale l'aggressività ma è ben apprezzabile un lavoro molto curato sulle linee melodiche e le armonizzazioni delle chitarre e forse è per questo che ricordano qualche sonorità di the dead eye.
Fra i pezzi che personalmente preferisco consiglio trenches che è la traccia numero 4 : un misto di malinconia e rabbia espressa attraverso un riff di chitarre abbastanza semplice e orecchiabile, una strofa potente e una conclusione "corale" come una sorta di sfogo a chiudere la canzone, molto sentita.
Per quanto riguarda Dolving ho capito che con la voce può fare quel cavolo che gli pare: in questo cd passa dal growl, allo scream, al pulito fino alle parti sussurrate/parlate (che abbondano a dir la verità) il tutto a prova di una flessibilità vocale da paura della quale ci aveva già fatto capire qualcosa con il precedente album; in bilico fra l'incazzoso e lo schizzato, la voce di Peter non poteva essere migliore.
Che la band ormai abbia preso una via in direzione della melodia lo si era già capito probabilmente da prima di revolver, per questo a qualche amante delle sonorità di un tempo più dirette e più "grezze" questo album non piacerà, ma il riffing fatto dai Bjorler brothers & Co. , pur essendo rimasto nelle orecchie dei fan degli At the gates, rimane sempre riconoscibile e ancor più personalizzato.
Un album che va ascoltato varie volte per apprezzarlo bene.
...ahn, mi ero dimenticato di dire che la maggior parte di Versus è stato registrato in presa diretta... fate voi!
sabato 20 settembre 2008
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4 commenti:
devo ancora sentirlo sto disco.. provvedo al più presto.
Excuse moi,
Mi permetto di interrompere i tuoi commenti, ma penso che ciò che sto per dire possa interessarti...
Vuoi leggere una storia avvincente, un pò di pettegolezzi made in verona???
Una storia di tradimenti, amori, sesso, ipocrisia...
Una storia reale, ambientata nella tua città...
Il racconto sta per iniziare sul blog.
Inizia a leggerlo...
Bon Nuit
Charles Nocturne
http://chatnocturne.blogspot.com
ma va i mona
...sapevo che avresti usato il tuo SAVUAR FER, nicola
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