domenica 31 agosto 2008
Slipknot - All hope is gone
Sto ascoltando l'ultimo album All hope is gone degli Slipknot, band che non hai mai colto la mia attenzione in modo particolare (forse perchè oramai ho è una certa età) se non con l'album The subliminal verses vol. III che considero in modo molto positivo.
Allora rispetto ai lavori precedenti, in questo ultimo cd, secondo me si nota una vena un pò meno "sintetica" cioè ci sono meno suoni campionati, si sente meno il dj, le parti di chitarra sono più trash e meno crossover per intederci, infatti mi hanno stupito da subito gli assoli che vengono sparati qua e là. Jordison dietro le pelli non rompe particolarmente le balle con la doppia costante come nei lavori precedenti (a parte un paio di pezzi), direi che si sente nei punti giusti e basta. L'album si apre con un intro e poi parte Gematra (the killing name) canzone tirata in tipico stile slipknot che forse rimarrà una delle migliori dell'album; le strutture delle canzoni sembrano abbastanza regolari, passata Sulfur, ci sono un sacco canzoni lente e ritmate, vedi ad esempio Wherein lies continue, Dead Memories, Psychosocial, Geheena qualche coretto con le doppie voci forse mi ha lasciato così, un pò di stucco, fino a quando sono arrivato a Snuff e mi sono chiesto se stavo ascoltando i Nickelback. Comincia poi la title-track All hope is gone appunto e mi sono risvegliato, accorgendomi che ero alla traccia numero 12.
Le altre tre traccie sono bonus-tracks, lentissime, di cui una è un rifacimento di Vermilion pt. 2 canzone che mi piace moltissimo ma che in mezzo alle altre mi ha fatto impaccare e sono tornato a dormire.
Forse con i sucessivi ascolti sembrerà meglio, ma per ora mi sembra un album piuttosto piatto, più che altro lento, lento e...lento.
Mi rimetto su i Norma Jean, in attesa che qualcuno abbia le contropalle per parlarne, mica posso scriverla io la recensione anche a quell'album...dai Nicola, moete, non vorrai che la scriva il Frama vero. ;-)
giovedì 28 agosto 2008
concertini..
si è visto in poche settimane, e non necessariamente in quest'ordine:
-the unseen: e va ben.. non c'era di meglio da fare quella sera..
-the locust: ieri sera. se non era per il fonico che per le prime 4-5 canzoni(o presunte tali) si stava grattando l'ano, forse avrebbero reso di più.. comunque hanno aperto il culo in due a tutti(nonostante il volume da oratorio.. e qua ci sarebbe un discorso troppo lungo da fare).
-linea 77: sempre ieri sera. ma che cazzo suonano a fare?
ma andiamo sul pesante:
-the president of united states of america. 3 cretini con: un basso a 2 corde, una chitarra a 3, e una batteria che stava appena in piedi.. risultato: un tiro della madonna e un ora e mezza di divertimento, non mi aspettavo niente del genere. giuro.
-the stray cats: sisi proprio quelli di "rock this town", quelli di Brian Seltzer. Non ho parole, lui è un chitarrista coi controcazzi. 2 ore abbondanti di show, che mi resteranno in testa per sempre. mi sa che è(o era) questo uno dei migliori gruppi al mondo.
-the unseen: e va ben.. non c'era di meglio da fare quella sera..
-the locust: ieri sera. se non era per il fonico che per le prime 4-5 canzoni(o presunte tali) si stava grattando l'ano, forse avrebbero reso di più.. comunque hanno aperto il culo in due a tutti(nonostante il volume da oratorio.. e qua ci sarebbe un discorso troppo lungo da fare).
-linea 77: sempre ieri sera. ma che cazzo suonano a fare?
ma andiamo sul pesante:
-the president of united states of america. 3 cretini con: un basso a 2 corde, una chitarra a 3, e una batteria che stava appena in piedi.. risultato: un tiro della madonna e un ora e mezza di divertimento, non mi aspettavo niente del genere. giuro.
-the stray cats: sisi proprio quelli di "rock this town", quelli di Brian Seltzer. Non ho parole, lui è un chitarrista coi controcazzi. 2 ore abbondanti di show, che mi resteranno in testa per sempre. mi sa che è(o era) questo uno dei migliori gruppi al mondo.
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martedì 5 agosto 2008
CONVERGE @ Musicdrome, 25/07/2008
Poca gente all'ex-transilvania di Milano per il concerto dei Converge (forse per la contemporanea data dei RUMATERA a Sanguinetto) che si presentano con gli Integrity e i Coliseum. Purtroppo, fregandomene dei tutor e degli autovelox, non riesco comunque ad arrivare in tempo per godermi i 2 gruppi spalla. Appena entrato Jacob e compagni sono già nel palco a sistemare le cose prima del concerto. I 4 di Boston si presentano in forma, iniziano ad infrangere la barriera del suono sin dalla prima canzone. Il poliedrico Jacob è il protagonista indiscusso della scena, canta e fa cantare, si muove e si esalta per tutto lo show. La scaletta comprende canzoni delgli ultimi 3 album, tra le quali spiccano Firts Light e Last Light da You Fail Me ( " this is for the hearts still beating" cantata all'unisono dai presenti) Eagles Become Voltures dallo stesso album, in cui Ben Koller (the drummer!) da il meglio di se, quasi tutto No Heroes, tra cui spiccano Hellbound, la delirante Plagues e la fantastica No Heroes, che ci fa cantare a squarciagola ( "in my world of enemies I walk alone). I 4 suonano per circa un'ora per poi sfornare l'ultimo capolavoro: Jane Doe, tratto dall'omonimo album. 11 minuti in cui ci si distacca dalla realtà, in cui ci si sente parte della canzone e tutta la mente è in sintonia con le note conturbanti di Kurt Ballou e Nate Newton. Dopo un'ora e qualcosa il concerto si chiude. Quei pochi fan presenti stringono la mano a Jacob che si dimostra molto umile e resta in mezzo ai presenti. Difficile descirvere l'emozione che ho provato ad essere presente, e finalmente a riuscire a vederli dal vivo. Uno show che resterà per sempre nella mia memoria.
Il miglior gruppo del mondo? Ci siamo quasi.
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